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Fino al primo gennaio 2015 il settore lattiero caseario è stato caratterizzato dalle “Quote latte”, un sistema europeo che limitava la produzione assegnando delle quote produttive a ogni Paese, per evitare gli eccessi di prodotto sul mercato, il crollo dei prezzi e la crisi degli allevatori. La fine delle Quote ha provocato oscillazioni di prezzo dei prodotti lattiero-caseari, che hanno determinato perdite di reddito e incertezze negli investimenti. L’Italia subisce la concorrenza di altri Paesi che immettono sul mercato prodotti a prezzi bassi, in quanto i costi di produzione nazionali sono elevati e non sempre compensati da retribuzioni eque per gli allevatori.

Per rilanciare il settore servono nuove soluzioni per ridurre i costi di produzione, qualificare l’offerta e ampliare gli sbocchi di mercato, seguendo le nuove esigenze del consumatore.

LA RICERCA SCIENTIFICA

La ricerca punta a studiare gli aspetti qualitativi e nutrizionali di 15 formaggi storici del Sud Italia a rischio di estinzione, che la ricerca valorizzerà attraverso nuove etichette e specifiche azioni di marketing e promozione.

Saranno studiati nuovi additivi (non dannosi per l’uomo) da usare nell’alimentazione animale per ridurre nel latte la presenza di micotossine e la normale carica batterica e messe a punto nuove soluzioni per migliorare le produzioni lungo la filiera.  

Verranno studiati nuovi sistemi per la produzione di foraggi ad alta qualità per migliorare la resa casearia, in particolare per mozzarella e formaggi a pasta dura tipo grana; saranno indagate nuove modalità per il monitoraggio dei microorganismi che impediscono la caseificazione e soluzioni innovative per aumentare la shelf-life dei prodotti lattiero-caseari senza aggiunta di conservanti.